domenica, settembre 25, 2011

SESTA GIORNATA: Barcelona-Atlético Madrid 5-0

Viene da chiedersi onestamente se Manzano e i suoi abbiano visto la partita di mercoledì di Valencia. Al di là dei meriti del Barça (che sono sempre la prima spiegazione, ma se dovessi incentrare su questo ogni pezzo il blog avrebbe già chiuso da tempo per mancanza di nuovi argomenti), l'Atlético ha giocato nella maniera meno intelligente possibile contro i blaugrana. Soprattutto non ha fornito risposte quando aveva il pallone: se il Valencia mercoledì aveva castigato il 3-4-3 di Guardiola (ora chiaramente un 3-4-3, con Fàbregas molto più centrocampista) attaccando gli spazi alle spalle delle mezzeali culè con un "doppio terzino" Jordi Alba-Mathieu, in questo caso l'Atlético ha semplicemente ignorato questi spazi, che rappresentano il potenziale punto debole del nuovo modulo di Guardiola.

Passaggio al centro, passaggio al centro e poi ancora passaggio al centro...fra Tiago, Mario, Gabi e Reyes più appiccicati fra di loro che nella metropolitana di Tokyo all'ora di punta. In panchina Arda Turan, che in quest'Atlético "di centro"si stava dimostrando l'equilibratore coi suoi intelligenti tagli verso la fascia, e poi per togliere ancora più respiro sugli esterni l'inspiegabile panchina di Filipe, cui viene preferito Antonio Lopez (nonostante il primo aprile sia ancora molto lontano). Con una manovra così asfittica, è stato ancora più facile per il Barça stringere le maglie e pressare. Manzano ha cercato di correre ai ripari a inizio ripresa allargando un po’ il campo con gli ingressi proprio di Arda (al posto di Mario Suárez) e di Salvio (al posto di un Reyes ancora una volta pesce fuor d’acqua in questa posizione di pseudo-trequartista), ma il risultato era già 3-0 e comunque Guardiola ha assicurato le coperture difensive necessarie, passando alla difesa a 4 con l’ingresso di Piqué.

Per il resto, va ribadita, Valencia a parte, la difficoltà di ogni avversario del Barça nel leggere e intercettare tutte le possibili linee di passaggio dei catalani schierati col 3-4-3. L’Atlético non commette l’errore dell’Osasuna di pressare tanto alto (anche se la difesa si alza parecchio), però si fa comunque superare sui primi passaggi, Diego e Reyes sono poco aggressivi e non sanno bene quando avanzare e quando temporeggiare, e quindi il Barça con i cambi di gioco trova sempre l’uomo libero sul lato opposto. Quest’uomo spesso è un eccellente Fàbregas, che compensa la tendenza ad accentrarsi di Xavi e Thiago, per motivi diversi. Con un Cesc così impegnato a centrocampo, mancano quei movimenti coordinati con Messi ad allungare la difesa avversaria (uno viene incontro, l’altro attacca lo spazio), e il Barça per trovare la profondità si affida maggiormente ai tagli in diagonale delle due ali, vedi il gol di Villa, o alle azioni palla al piede dello stesso Messi, quando si fa trovare smarcato fronte alla porta. Imbarazzante la mollezza di Godín sul terzo gol, impressionante invece il quarto.

Barcelona (3-3-1-3): Valdés; Alves, Mascherano, Abidal (Maxwell, m. 80); Xavi, Busquets (Piqué, m. 54), Thiago; Cesc (Keita, m. 72), Pedro, Messi y Villa. No utilizados: Pinto, Puyol, Adriano y Fontàs.

Atlético (4-3-2-1): Courtois; Perea, Godin, Miranda, Antonio López; Tiago (Adrián, m. 78), Mario Suárez (Arda Turan, m. 46), Gabi; Reyes (Salvio, m. 46), Diego; Falcao. No utilizados: Asenjo, Filipe Luis, Domínguez y Juanfran.

Goles: 1-0. M. 8. Villa. 2-0. M. 14. Miranda, en propia puerta. 3-0. M. 25. Messi. 4-0. M. 77. Messi, cruza el balón en otra jugada individual. 5-0. M. 91. Messi, en pared con Villa.

Árbitro: Delgado Ferreiro. Amonestó a Piqué y a Perea.

83.730 espectadores en el Camp Nou.

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2 Comments:

Blogger Flavio said...

Analisi giustissima; questo turno era l'ideale per capire se Valencia e Atletico potevano davvero rappresentare un'insidia per le due grandi, e mi sembra che la risposta è negativa.

11:23 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Ancora non ho visto Sevilla-Valencia, e mi interessa vedere come ha perso il Valencia. Quella è l'alternativa più credibile alle due grandi. All'Atlético bisogna dare tempo, è una squadra molto rinnovata, e avrei detto lo stesso anche con un risultato meno clamoroso.

@ David J.Pereira

Obrigado!
Voy a agregar tu blog a mi lista :-)

9:29 PM  

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